Filologo e critico letterario italiano. Professore di
Filologia romanza all'università di Torino, è stato direttore
della "Crusca" e condirettore di "Strumenti critici". Come studioso di filologia
si è dedicato soprattutto alla letteratura medievale in lingua d'oc, allo
studio delle origini della letteratura romanza francese e alla lingua italiana
del Duecento (tra i suoi studi ricordiamo:
La letteratura medievale in lingua
d'oc nella sua tradizione manoscritta, 1961, e
Ai luoghi di delizia
pieni. Saggio sulla lirica italiana del XIII secolo, 1977). A. è
altrettanto noto come critico militante dello strutturalismo, molto attento
anche ai problemi di metodologia della critica (
L'analisi letteraria in
Italia. Formalismo - Strutturalismo - Semiologia, 1970;
Tre saggi su
Montale, 1970;
Principi di critica testuale, 1972). Nel 1975 ha
riunito i suoi studi su Dante in:
Modelli semiologici nella Commedia di
Dante. Successivamente, ha approfondito l'analisi linguistica e delle
strutture formali (ad esempio, in
Origini della versificazione moderna,
1979, o in
Teatro medievale e il ludus Danielis del 1984). Ha, inoltre,
svolto un imponente lavoro di studio della lingua italiana fino al XIV sec. per
il dizionario delle
Concordanze della lingua poetica italiana dalle
origini. Negli ultimi anni,
A. ha continuato la sua opera di ricerca
nel campo della lingua romanza medievale, con particolare interesse per la
metrica e per l'analisi strutturale della poetica italiana delle origini,
esaminando per lo più manoscritti non ancora editi (
La commedia degli
inganni, 1985;
Le maschere di Guglielmino - Strutture e motivi etnici
nella cultura medievale, 1989;
Dal mito alla letteratura e ritorno,
1990) (Cremona 1920 - Firenze 2002).